Non ha intenzione di spostare il suo forno da Montebruno Carlo Barbieri. Ha iniziato il bisnonno Davide nel 1887. Carlo studiava da ragioniere. La morte improvvisa dello zio metteva a rischio l’attività. A 18 anni Carlo attacca al chiodo il diploma e impara a usare il forno a legna. La continuità generazionale è assicurata: il secondogenito dei tre figli lavora al suo fianco; si sta specializzando nel candire la frutta. “Puntiamo sulla qualità, cercando di fare il più possibile noi in casa. Le farine le prendiamo nel Piacentino, al Mulino Dallagiovanna. Usiamo solo lievito madre, servono tre giorni di lavorazione. Quando ci vendono un panettone a 2 euro, chiediamoci cosa c’è dietro”. Carlo non si sposta da Montebruno, ma le sue creazioni sì. Finiscono sugli scaffali di un centinaio tra pasticcerie e negozi di Genova e della riviera. La moglie – “ha sposato il forno insieme a me”, ride – gira nelle fiere. Con questa formula, in un paese di 233 abitanti, Carlo dà lavoro a 8 persone a tempo pieno e a 2/3 stagionali. “Questo ci permette di tenere aperto il negozio di alimentari, frutta e detersivi, nato come servizio al paese. Perché se chiudono i negozi, muoiono anche i paesi”.
Barbara Sartori
(Articolo tratto dal N° 18 del 31/05/2019 del settimanale “La Trebbia”)
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