Un paese fantasma a 500 metri sul livello del mare arroccato al di là del torrente Avagnone all’interno della Riserva Naturale del Monte Lesima potrebbe diventare un’attrattiva turistica per tutto il comprensorio montano attraverso un progetto di recupero che richiederà però molto tempo. La località in questione si chiama Rovaiolo Vecchio, frazione del comune del Brallo di Pregola, che fu abbandonato nel I960 dai residenti minacciati da una delle più grandi frane mai viste in tutto il territorio della Provincia di Pavia. Quell’anno la Prefettura di Pavia, dopo diversi sopralluoghi effettuati da tecnici e geologi, decise di emettere un’ordinanza di sgombero alle famiglie contadine che in quel borgo risiedevano dall’inizio del secolo scorso. Grazie a importanti contributi pubblici i residenti lasciarono a malincuore case, cascine, stalle e soprattutto i ricordi di un’intera vita per andare a vivere proprio di fronte al loro vecchio paese, dall’altra parte del torrente Avagnone. Così fu costruito un altro paese denominato Rovaiolo Nuovo che ancora oggi ospita anche quel le persone che erano fuggite da una situazione di grave pericolo. Ma la sfortuna continuò a perseguitare questi residenti che dovettero fronteggiare una frana proprio nella parte nuova anche se non ci furono danni. mentre nel paese abbandonato non si verificò alcun crollo.
Ora quel paese che ospita una quindicina di case, un vecchio forno, una fontana con abbeveratoio, un recinto per i maiali e alcune stalle, è diventato un luogo misterioso e affascinante visitato in estate da escursionisti e visitatori provenienti anche da Belgio, Olanda e Germania che percorrono le Vie del Sale in un territorio che si trova sul confine tra le province di Pavia e Piacenza. Per raggiungerlo ci si può arrivare soltanto a piedi, in bici e a cavallo ma soltanto nella parte “bella della stagione”. Con la neve è praticamente impossibile arrivare alle case. Infatti, bisogna guardare il torrente e percorrere una strada impervia per raggiungere quel posto magico, ricco di suggestio ni e abitato soltanto da volpi, lupi e cinghiali. Un luogo sul quale turisti.
nel corso degli anni sono state avanzate diverse proposte di recupero: dal borgo degli artisti proposto dall’allora presidente della Comunità Montana e sindaco del Brallo Bruno Tagliani ad un museo inserito dall’ex sindaco Christos Chlapanidas all’interno della richiesta di creazione di una Riserva Naturale del Monte Lesima oggi realtà.
“Rovaiolo Vecchio è un’importante testimonianza del nostro passato e rappresenta l’architettura spontanea del mondo rurale. – spiega Bruno Tagliani – Sarebbe davvero auspicabile recuperare questo borgo di case e renderlo visitabile ai turisti. Potrebbe essere una importante vetrina per il nostro territorio”.
all’attuale Commissariamento del Comune alcuni di questi progetti sono rimasti nel cassetto. Ma una delle sfide future della nuova amministrazione che in primavera dovrà iniziare un percorso politico sarà quel la di pensare ad un recupero di un paese che si trova all’interno della neonata Riserva Naturale del Monte Lesima e che quindi può diventare un luogo di forte attrazione turistica. Per iniziare un iter di ristrutturazione bisognerebbe però convincere i proprietari a cedere quelle case abbandonate a se stesse e vittime negli anni di furti e saccheggi.
Un’impresa davvero ardua anche perché ci sono delle restrizioni all’interno della Riserva che non consentono ad esempio l’organizzazione di eventi, sagre e manifestazioni.
Mattia Tanzi
(Articolo tratto dal N° 12 del 14/04/2016 del settimanale “La Trebbia”)
(Fotografia di Giacomo Turco)
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